NUOVE PROSPETTIVE NELLA LOTTA ALLA SCLEROSI MULTIPLA
Il contributo di aziende come la tua ha permesso alla ricerca sulla sclerosi multipla di compiere notevoli progressi, migliorando la vita di molte persone colpite da questa patologia. Tuttavia, le forme progressive continuano a presentare grandi sfide, poiché le terapie ad oggi disponibili risultano meno efficaci rispetto a quelle per la forma recidivante-remittente.
Nella sclerosi multipla il sistema immunitario attacca e danneggia la mielina, la guaina protettiva attorno alle fibre nervose, causando l’interruzione dei messaggi nel cervello e nel midollo spinale.
Nelle forme progressive le cellule macrofagi e le cellule della microglia presenti nel sistema nervoso centrale svolgono un ruolo chiave in questo processo, causando infiammazione cronica e danni alle cellule nervose.
Un nuovo studio condotto sulla funzione di queste cellule dal Professor Stefano Pluchino dell’Università di Cambridge ha portato alla scoperta di un meccanismo non ancora conosciuto che potrebbe aprire nuove strade per il trattamento delle forme progressive di sclerosi multipla. Pubblicato sulla rivista Nature, lo studio ha individuato il ruolo centrale del complesso mitocondriale, una componente dei mitocondri – le “centrali energetiche” delle cellule – nell’attivazione dell’infiammazione cronica a carico delle cellule nervose.
Inibendo questo complesso, i ricercatori hanno osservato effetti neuroprotettivi nei modelli sperimentali. Questo risultato apre la porta a nuove strategie terapeutiche in grado di rallentare la progressione della malattia e migliorare i risultati funzionali dei pazienti.
Come ha spiegato il Professor Pluchino, mirare ai mitocondri rappresenta una promettente via per ridurre i danni alle cellule nervose, offrendo una speranza non solo per la sclerosi multipla progressiva, ma anche per altre malattie neurodegenerative.
Il dottor Luca Peruzzotti-Jametti, primo autore dello studio, ha sottolineato come questa scoperta rappresenti un passo significativo nella comprensione dell’interazione tra metabolismo mitocondriale e infiammazione del cervello. Specificando che una nuova classe di terapie mirate all’attività del complesso mitocondriale nella microglia offre speranza per un futuro migliore per le persone con disturbi neurologici cronici.
Il sostegno di aziende come la tua è cruciale per permettere alla ricerca scientifica di compiere nuovi progressi. Solo con il continuo impegno nel sostenere la ricerca sarà possibile sviluppare trattamenti più efficaci e misure preventive per chi convive con la sclerosi multipla, aprendo la strada a un futuro con migliori prospettive di cura e qualità di vita.